Enjoy the little things, for one day you may look back and realize they were the big things. [Robert Brault]

mercoledì 3 febbraio 2016

Sessioni d'amore


"E' stato lui ad insegnarmi che l'amore non era un premio che mi dovevo guadagnare ogni giorno ma un sentimento che si poteva dare e ricevere incondizionatamente. L'amore ci rende persone migliori e ci migliora la vita"




Oggi vi voglio raccontare questo libro che ho appena finito di leggere.
Direi che è un libro molto singolare e mi ha incuriosito proprio per questo :)

 

L'AUTRICE

Cheryl T. Cohen Greene non è una scrittrice. E questo libro non è un romanzo. 
Cheryl è una signora americana (nata nel 1944 in Massachussets) che ha condotto una carriera particolare,  e ha deciso di raccontarla  in questo libro. Nel 1973 infatti Cheryl comincia a lavorare come sessuologa e partner surrogata al San Francisco Sex Information e attualmente è presidente dell'IPSA (ovvero International Professional Surrogates Association).
Dal libro è stato tratto il film The Sessions con Helen Hunt (che fa la parte di Cheryl).


LA TRAMA

Cheryl è una ragazza cresciuta negli anni Cinquanta in un ambiente rigidamente cattolico ed educata a considerare il sesso e il desiderio sessuale come qualcosa di assolutamente sbagliato. Finchè non conosce Michael Cohen, che poi diventerà suo marito. Michael è il classico tipo anticonformista, originale, bello e assolutamente spregiudicato. A poco a poco Michael andrà a smontare tutti i pregiudizi in cui Cheryl si trovava prigioniera e farà uscire quella Cheryl che si era nascosta dietro l'educazione che i suoi genitori le avevano imposto. Ora non doveva più vergognarsi del fatto che le piacesse il sesso.
Questa è la premessa che porta alla parte più importante del libro e cioè la scelta lavorativa di Cheryl.  Per quarant'anni infatti questa donna lavorerà fianco a fianco con psicoterapeuti in qualità di "partner surrogata". Ovvero si occuperà di terapia del sesso con quei pazienti che per ragioni fisiche o psicologiche non riescono a vivere la propria sessualità in maniera soddisfacente; e lo farà personalmente, con tecniche seguite col pragramma Masters & Johnson e sempre in collaborazione coi professionisti del San Francisco Sex Information.
E' un libro che si snoda tra le esperienze di lavoro, che senza ombra di dubbio arricchiscono la sua capacità di amare e capire il prossimo, e le esperienze personali, vicende non sempre fortunate purtroppo. Il suo matrimonio vacilla e si ammala perfino di cancro.

COSA NE PENSO

Un libro sicuramente originale :)
E calcolando che si tratta di una biografia, lo è ancora di più!
Che dire ... a dir poco rivoluzionario nel messaggio che porta con sè. Il sesso visto come capacità di espressione, che però viene negata perchè nell'America di quegli anni (e parlo degli anni Settanta quando la protagonista ha cominciato a svolgere la sua professione), il suo lavoro viene paragonato alla prostituzione.
Non credo che al giorno d'oggi verrebbe considerata in maniera differente. Non credo abbiamo fatto passi avanti riguardo alla considerazione che abbiamo un po' tutti del sesso: come fosse una cosa da nascondere, una cosa superflua o ancor peggio una cosa negativa.
Non è un libro travolgente, perchè viene narrato con una normalità che è quella tipica di tutti i giorni, quella di una donna che lavora con passione; solo che il suo lavoro consiste nell'insegnare alle persone a vivere la propria sessualità con serenità laddove questo non accade.
Il sentimento che ho provato io per questa donna, leggendone la biografia, non è stato certo quello del disprezzo, ma piuttosto dell'ammirazione per un lavoro tanto difficile. E poi anche un po' di compassione. L'ho vista come una donna un po' sola, perchè ha sicuramente dovuto lottare contro i pregiudizi della gente, addiruttura respinta persino dalla madre. Comprensibile situazione in una San Francisco che cominciava proprio in quegli anni la sua rivoluzione sessuale. A chi l'ha paragonata ad una prostituta, chiedendole che differenza ci fosse tra il suo lavoro e quello di una prostituta, lei ha risposto che andare da una prostituta è come andare al ristorante: paghi e il gestore spera che tu ritorni per poter guadagnare altri soldi. Andare da una partner surrogata è come andare a scuola di cucina, e lo scopo è che il cliente non ritorni più giacchè ha risolto i suoi problemi.
Una donna intelligente.

"Io e mia madre ci promettemmo di mettere da parte il risentimento e di costruire un nuovo rapporto. Avremmo parlato di cose attuali senza rispolverare offese, traumi e sofferenze passate. Avremmo evitato gli argomenti delicati e quelli che avevano sempre scatenato una lite. Avevo di che lagnarmi di lei come madre e lei non si era mai tirata indietro quando si trattava di lamentarsi di me come figlia, ma eravamo entrambe adulte oramai. Era ora di provare a superare il rancore e ad essere amiche."

A presto
Ross

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